sabato 14 marzo 2015

Belgio...ancora erasmus!

Non scrivo sul blog da MESI, non ho nemmeno fatto un post sui miei viaggi negli USA e a Dublino, d'oh! Ma ora sono tornata perché sono di nuovo in Erasmus :) stavolta però non sono partita per studio (anche se sto comunque studiando - flash news: mi sono laureata a dicembre e ho iniziato la specialistica in Lingue e Culture per la Comunicazione Internazionale)...sono in Belgio, precisamente a Liegi (Liège) con il programma Erasmus Traineeship per svolgere un tirocinio! Ma andiamo con ordine...

Un annetto fa avevo fatto richiesta per l'Erasmus "normale" (quello per studio insomma) per la Turchia o il Regno Unito (perché? Boh, mi ispirava...). Poi, però, è uscito il bando per il Traineeship e ho pensato "perché no?". Ho già studiato all'estero per un anno, un tirocinio era qualcosa di diverso e interessante e volevo provare. Così ho compilato la domanda scegliendo il Belgio per migliorare il francese in vista dell'esame di livello C2 che dovrò passare per laurearmi alla specialistica (non volevo andare di nuovo in Francia - sono stata benissimo a Aix-en-Provence ma avevo voglia di cambiare). Praticamente, il Traineeship funziona così: se passi la selezione (con i soliti criteri voti/crediti/ecc), ricevi una borsa di studio Erasmus per il periodo della mobilità, ma il tirocinio devi cercarlo da solo, l'università aiuta un po' ma diciamo che il loro ruolo è quello di "fare da tramite". Così, non appena ho saputo di aver vinto il posto, ho iniziato a fare ricerche per giorni e a mandare decine e decine di e-mail a università, docenti, centri culturali, centri di traduzione, aziende...qualsiasi posto che potesse aver bisogno di tirocinanti! Come sempre in questi casi, all'inizio era una collezione continua di "non ci serve nessuno" o "sì, ma non per il periodo indicato" (nel mio caso da marzo a maggio perché poi a giugno avrò gli esami e devo tornare per forza in Italia se non voglio perdere un'intera sessione). Alla fine, però, sono riuscita ad ottenere una risposta positiva dal Foyer Culturel de Jupille (di cui parlerò tra poco). Dopo essermi messa d'accordo con quella che poi è diventata la mia tutor di stage, aver comunicato tutto all'università, aver compilato le solite scartoffie (Learning Agreement e accordo finanziario) e aver trovato casa, sono partita il 5 marzo ed eccomi qua, catapultata a Liegi!

Come dicevo, sono partita il 5 marzo, esattamente otto giorni fa. Sono atterrata a Bruxelles e dopo un paio d'ore di bus e treno ero a Liegi, nella mia nuova casa (l'ennesima ahah). I miei primi tre giorni sono stati un po' di assestamento, me la sono presa comoda: l'esperienza passata all'estero mi è servita a imparare che non c'è bisogno di fare tutto e subito. E poi diciamo pure che ero abbastanza stanca, la settimana precedente l'ho praticamente passata tra discoteche e locali perché tutti i miei amici volevano darmi l' "addio", quindi sono arrivata in Belgio più morta che viva e con ore di sonno da recuperare :-D
Manco a farlo apposta, io che non mi ammalavo dai tempi del liceo, mi sono beccata un bel febbrone a 38 proprio domenica, il giorno prima dell'inizio del mio tirocinio. Febbre accompagnata dal mal di gola più forte che ho mai provato in tutta la mia vita, e che si è prolungato per tutta la settimana (ancora non posso dire di essere in perfetta forma)! La sfiga... Ma ovviamente non mi sono data per vinta e sono andata a lavoro lo stesso, ero troppo impaziente, e poi mi sembrava orribile non presentarmi i primi giorni. Ho preso un paio di tachipirine, un'esperienza mistica che non credo ripeterò; sul serio, gente, come fate a prendere medicine? Sarà che non sono abituata...ho sudato tutta la notte e ho avuto gli "svarioni", mi sono rigirata cento volte, e quando mi sono svegliata il lunedì mattina avevo 35° di temperatura corporea!

Il mio tirocinio si svolge dal lunedì al venerdì dalle 9 del mattino alle 4 del pomeriggio (il mercoledì fino a mezzogiorno) al, come ho detto, Foyer Culturel de Jupille, ossia il centro culturale della cittadina di Jupille, una frazione di Liegi. L'ambiente è piacevole, siamo in pochi e ci sono altri tre stagisti, tutti studenti universitari. Durante questa prima settimana mi sono occupata di un viaggio di gruppo che il Foyer ha organizzato a Milano e Bergamo in occasione dell'Expo: ho dovuto creare un documento con le informazioni per i partecipanti (orari, prezzi, modalità di viaggio, eccetera), e ho redatto una breve guida dei posti che andranno a visitare, con fotografie e mappe varie. E' un lavoro abbastanza divertente e stimolante, anche se passo moltissime ore davanti al pc e la cosa non mi piace molto, ma più in là dovrò anche partecipare ad alcuni degli eventi per aiutare con l'organizzazione sul posto di gite ed escursioni. 

Per il resto...non ho ancora avuto modo di vedere/fare molto, tra il tirocinio e l'influenza. Il primo sabato che ero qui sono però andata a fare un giro di Liegi, quindi concludo il post con qualche foto. Tra poco pubblicherò qualcosa sulla mia prima gita a Bruxelles, ieri. 
Au revoir!






venerdì 15 agosto 2014

Mexico..!

Dopo quasi un anno dal primo momento in cui avevo pianificato mentalmente questo viaggio, finalmente sono approdata in Messico con il mio ragazzo il 31 luglio! Ho approfittato del fatto che fossi già a Las Vegas, così il biglietto l'ho pagato circa 3 volte meno di quanto mi sarebbe costato partendo da Roma.
Partiti il 31 luglio alle 6 di mattina, volo di un'ora e 50 per Denver (Colorado), scalo di un'ora e mezza, volo di 4 ore per Cancùn, bus di un'ora, e finalmente arriviamo a Playa del Carmen! Ho scelto bene l'hotel: a 150 passi (contati) dalla spiaggia e altrettanti dalla strada principale di Playa (la Quinta), stanza grande, letto enorme, angolo cottura, terrazza privata con doccia esterna e amaca, piscina, alberi tropicali...paradiso (e a prezzo ridicolo)! Ovviamente appena posate le valigie in camera ci siamo precipitati a vedere la spiaggia. Purtroppo erano già le 7 di sera quindi non abbiamo potuto fare granché come primo giorno, giusto un tuffo nell'acqua e una cena ad un ristorante con piatti tipici della cucina Maya.
Il giorno successivo l'abbiamo passato in spiaggia. A me il mare non è mai piaciuto particolarmente, ma devo ammettere che Playa del Carmen è un luogo paradisiaco e mi sono convertita in amante del mare per 7 giorni. La foto parla da sé:

Il terzo giorno siamo andati al parco Xplor. Avevamo già prenotato i biglietti, era un'idea del mio ragazzo e io all'inizio ero un po' perplessa riguardo il prezzo (149 dollari a persona per una giornata), ma devo dire che ne vale la pena, è un posto favoloso! Ci sono 4 attività da fare (noi ne abbiamo fatte 3 perché siamo arrivati tardi :-D): il nuoto nel fiume sotterraneo, la guida di una jeep nel parco, una sorta di rafting nel fiume sotterraneo e la zip line. Quella che abbiamo saltato è stata la jeep.
Abbiamo iniziato col nuoto. Il parco è molto attrezzato, ci sono armadietti, cabine per cambiarsi, docce, e inoltre ci sono macchine fotografiche disseminate lungo tutti i percorsi per le attività, l'unica cosa da fare è mettersi in posa e alla fine è possibile acquistare la chiavetta con le foto dentro (ovviamente per una cifra astronomica che non scriverò qui perché mi vergogno quasi di aver speso tanto per una trentina di foto :-D).
Ci hanno fornito un giubbotto salvagente e un elmetto (si passa attraverso grotte, c'è sempre il rischio che qualche roccia si stacchi e precipiti). Il fiume sotterraneo è davvero gelido, ci abbiamo messo un po' ad entrare in acqua, ma è stata un'esperienza stupenda quella di nuotare in quell'acqua cristallina, sottoterra, circondati da grotte, stalattiti e stalagmiti..!
La seconda attività è stata il rafting: non è un vero rafting, penso lo chiamino così per comodità, si tratta di una sorta di canoe che si guidano con delle pale applicate alle mani. Molto divertente anche se la canoa non sempre andava dove volevo che andasse...anche quest'attività si svolge nel fiume sotterraneo.
Dopo questa faticata ci siamo presi una pausa per pranzare (alle 4 del pomeriggio).
Nel parco c'è un ristorante a buffet a dir poco stupendo, enorme, completamente aperto tranne che per un tetto di legno, e il bello è che tutto quello che mangi è incluso nel prezzo del biglietto (e meno male direi :-D). Mi sono strafogata di verdure e frutta di tutti i tipi, comprese cose che non avevo mai provato o che ho mangiato un paio di volte in vita mia (insalata di cactus, frutto del drago, carambola...). Ovviamente c'era anche carne di tutti i tipi, pesce, hot dog, gelati, e anche delle bibite buonissime (io ho provato l'acqua all'arancia con semi di chia).
L'ultima attività è stata la zip line: le zip lines del percorso sono 7, intervallate da un enorme scivolo acquatico, e due di queste finiscono direttamente nell'acqua. Le altezze e le velocità sono varie, la più alta è di 45 metri. Io avevo già fatto zip lining in Francia, ma questa è stata mille volte meglio, più comoda e con un paesaggio decisamente più interessante.
Io e il mio ragazzo in aria :-D


Il sabato, invece, siamo andati a Cozumel, un'isola situata di fronte a Playa del Carmen, raggiungibile con 45 minuti di traghetto. Devo dire che non è stata un'esperienza memorabile: il traghetto, sia all'andata che al ritorno, ondeggiava talmente forte da risultare fastidioso (e io e il mio ragazzo eravamo lì a chiederci quando si sarebbe rovesciato :-D), il tempo non era un granché e le spiagge sull'isola erano quasi tutte private - almeno sul lato che abbiamo visitato noi. Però ci siamo divertiti a noleggiare uno scooter, e non è andata neanche male considerando che il mio ragazzo non ne aveva mai guidato uno, e alla fine abbiamo trovato una spiaggia carina dove fare il bagno, dove l'acqua era meravigliosa, completamente trasparente.

La sera abbiamo mangiato ad un fantastico ristorante vegano (sì, sono riuscita a trovarne uno anche in Messico :-D).
La domenica abbiamo preso un bus diretti a Tulum e questo è sicuramente il posto che mi è piaciuto di più! Si tratta di rovine Maya situate su una scogliera a strapiombo sul mare. La mattina abbiamo visitato le rovine, purtroppo si moriva di caldo e c'era talmente tanta umidità che era difficile respirare, ma siamo riusciti a girare e vederle tutte.


Verso l'ora di pranzo siamo scesi sulla spiaggia sottostante, purtroppo molto affollata ma comunque stupenda, e popolata di enormi iguana selvatiche. Ho appoggiato per un attimo la buccia della banana che avevo appena finito di mangiare su una roccia, mentre cercavo una busta per riporla, e un'iguana è arrivata e se l'è praticamente ingoiata intera :-D


Gli ultimi due giorni li abbiamo passati a Playa del Carmen, principalmente sulla spiaggia, ma anche in piscina quando faceva troppo caldo. Ci siamo concessi un massaggio total-body di 70 minuti in riva al mare, abbiamo mangiato a ristoranti tipici messicani e abbiamo fatto un po' di shopping per i souvenir. 
Il viaggio di ritorno è stato una vera odissea: il primo volo, Cancùn-Denver, doveva durare 4 ore e invece è durato quasi 5 perché l'aereo non poteva atterrare a causa del traffico sulla pista, quindi abbiamo passato 50 minuti a girare in tondo sull'aeroporto; lo scalo, che doveva essere di 3 ore, si è allungato a 5 perché l'aereo che doveva portarci a Las Vegas è rimasto bloccato non so dove causa maltempo quindi abbiamo dovuto aspettare il primo disponibile. Praticamente siamo partiti dall'hotel di Playa la mattina alle 11 e siamo arrivati a Las Vegas all'una di notte (da aggiungere due ore, Cancùn è indietro rispetto al Nevada)...terribile! :-D
Comunque è stata una bellissima vacanza, mi sarebbe piaciuto restare di più, ma sono contenta di aver scelto proprio Playa del Carmen, è un posto stupendo e ci sono tante cose da vedere nei dintorni, sicuramente lo consiglio a chi vuole non solo per rilassarsi sulle bellissime spiagge, ma anche visitare luoghi del Messico particolari e interessanti.
Hasta luego ;-)

giovedì 17 luglio 2014

Viva Las Vegas! (Avventure negli USA)

Prima che come al solito passino mille giorni (in cui spesso mi dimentico anche ciò che ho fatto) ho deciso di scrivere questo post sulle mie prime due settimane negli USA, precisamente a Las Vegas.
Siccome suppongo che le quasi 1500 visite al mio blog (grazie, a proposito!) non possano essere tutte di gente che mi conosce, immagino di dover spiegare il motivo per il quale mi trovo proprio qui in questo momento...Non che ci siano motivi particolari per viaggiare, ma nel mio caso beh, ci sono! Ahah ok, basta giri di parole inutili. Sono a Las Vegas perché il mio ragazzo è di Las Vegas, quindi una volta l'anno vengo a trovarlo qui negli USA e una volta l'anno viene lui in Italia (io sono già venuta qui a dicembre e gennaio 2012-2013). Quindi...ora sono a soffrire il caldo nella capitale del divertimento! :-D (Se vi state domandando come diavolo ha fatto una di Roma a conoscere uno di Las Vegas, per farla brevissima: lui ha studiato un anno nella città dove studio io - Viterbo - ed eravamo coinquilini).
Insomma, il 26 giugno dovevo partire...se non fosse che mi sono ammalata e ho dovuto spostare il biglietto, pagando una cifra da suicidio, ma che potevo fare? Non avevo alcuna voglia di affrontare un viaggio così lungo malata. Così sono partita il 30 giugno.
Come chi mi conosce o segue qui ormai sa bene, io ho il terrore di volare, del tipo che sull'aereo mi vengono attacchi d'ansia, sudo, mi gira la testa e a volte addirittura piango (e non me ne vergogno...ok, forse un po'). Stavolta però sono stata bene su entrambi i voli (Roma-Londra, Londra-Las Vegas) perché sono riuscita a farmi prescrivere lo Xanax, quindi mi sono stordita prima e durante il viaggio (rimedio drastico, ma funziona)!
Il secondo volo è stato orribile: seppur non avessi ansia, le turbolenze continue per 10 ore mi hanno fatto venire una nausea peggio di una donna incinta, peggio di quella che ti viene quando ti sdrai dopo aver bevuto una bottiglia di vodka, peggio di...insomma, avete capito. Stavo 'na schifezza! Ma l'importante è essere arrivata sana e salva, suppongo :-D
Ovviamente dopo 16 ore di viaggio sono crollata appena ho toccato il letto, ma la sera dopo siamo andati a uno dei miei casinò preferiti, il Paris, e ho anche guadagnato 17 dollari (ne ho messi 20 e vinti 37)...un buon inizio!
Pochi giorni dopo dal mio arrivo siamo andati al concerto di Céline Dion. Non che io sia una fan...lei sicuramente ha una gran voce, ma la musica che ascolto abitualmente (Marilyn Manson *coff coff*) non ha proprio nulla a che vedere con le sue canzoni romantiche e poetiche. Però, però...il papà del mio ragazzo ha rimediato i biglietti a 25 dollari al posto di 100 e passa, poiché lavora per uno dei casinò della corporazione di cui fa parte quello in cui si esibiva Céline (il mitico Caesar's Palace, che molti di voi conosceranno per il film "Una notte da leoni"). Poi beh, io non dico mai di no a nulla in generale, a meno che non si tratti di un concerto di Gigi d'Alessio o la presentazione di un libro di Fabio Volo...quindi siamo andati, e devo dire che nonostante le sue canzoni facciano venire il latte alle ginocchia (senza offesa per i fan), Céline è straordinaria, simpaticissima, bellissima, e lo spettacolo è stato qualcosa di davvero emozionante, tra orchestra, abiti, giochi di luce, video proiettati... Peccato non fosse consentito scattare foto.


And now...4th of July! Dopo 87 dollari spesi in alcol al supermercato (cioè...ho trovato la vodka al lampone e quella alla vaniglia...non so se mi spiego) e 15 per i miei mitici pantaloncini con la bandiera USA, ci siamo dati ai festeggiamenti a Fremont street, ossia una zona di Las Vegas dove principalmente vanno gli abitanti (i turisti restano sulla strip). Ovviamente casinò, ma anche bar, ristoranti, e i miei adorati negozi di souvenir.
Il mio ragazzo ha avuto la brillante idea di puntare 60 dollari alla roulette e perderli tutti...nel frattempo io ne perdevo 20 davanti alle slot machines (ma almeno ci guadagnavo un cocktail...infatti quando sei al casinò le cameriere passano ogni tot minuti a prendere ordinazioni e tutto ciò che prendi è GRATIS. Difatti io a volte fingo di giocare, magari metto un paio di dollari e gioco moooolto lentamente, così mi approfitto dei loro drinks senza sperperare un patrimonio ;-)).

Il 10 luglio è stato il mio compleanno e quest'anno l'ho festeggiato in un modo un po' particolare (o forse dovrei dire più particolare del solito). Il mio obiettivo era quello di fare qualcosa che non avessi mai fatto prima. Dopo qualche giorno di ricerca, ho trovato un'attività che faceva al caso mio: una lezione di volo sul trapezio :-D Devo dire che è stato davvero emozionante e adrenalinico, considerando che io soffro pure di vertigini (sì, mi piace torturarmi...). La lezione è durata due ore, prima ci hanno fatto fare pratica su un trapezio ad altezza "umana", poi subito su quello per aria...non vi dico l'ansia! Non mi aspettavo che mi facessero fare tanto in una prima lezione: ben 4 voli in cui ho sperimentato la presa con le gambe (ossia alzare le gambe, aggrapparmici al trapezio e lasciare andare le braccia, poi riacchiapparlo, riscendere con le gambe e buttarmi nella rete di sotto), e al quinto ho addirittura fatto la presa con uno degli istruttori che volava su un secondo trapezio di fronte al mio. STUPENDO!

Dopo quest'interessante avventura siamo andati a cena a casa a mangiarci hot dog vegani (sì, sono vegana, per chi non lo sapesse...in effetti mi sembra di non averlo mai menzionato nel blog). Tante persone mangiano schifezze ogni giorno e poi raffinato al loro compleanno...io siccome normalmente mangio salutare e spesso ricercato, ho deciso di consacrare il mio compleanno alle schifezze :-D
Dopo un hot dog, una fetta della fantastica torta cioccolato e lamponi che mi ha preparato il mio ragazzo, e una quantità di alcol non definita, siamo andati al New York New York hotel & casinò, e qui Las Vegas ha deciso di farmi un bel regalo, facendomi vincere 91 dollari alle slot machines (giocandone solo 20).
Devo dire che è stato un ottimo compleanno!

Ieri invece siamo andati ad Adventuredome, un parco di divertimenti che fa parte dell'Hotel & Casinò Circus Circus. Sempre perché mi piace torturarmi, sono andata su delle montagne russe a dir poco terribili, ho rischiato l'infarto sulla torre (quella in cui ti sparano in alto a tutta velocità e poi ti rispediscono in basso facendoti arrivare l'intestino tenue in bocca), e tante altre cose più o meno divertenti (compreso l'insultare a pieni polmoni il mio ragazzo su una delle "giostre" più terrificanti su cui sia mai salita, dove la piattaforma girava a tutta velocità a non so quanti anni luce da terra, mentre i sedili si capovolgevano inducendo conati di vomito a intervalli regolari. Ovviamente l'ho insultato perché mi ha mentito sulle reali sensazioni di terrore e disagio che si provano a starci sopra).

Per quanto riguarda cose che non comprendano casinò, tentativi di farmi venire un infarto, o pazzie in generale...io e il mio ragazzo abbiamo iniziato a fare volontariato insieme qui a LV. In realtà avevo quest'idea già da prima di partire, quindi dall'Italia avevo fatto una ricerca approfondita e infine contattato The Shade Tree, un rifigio per donne (e per i loro bambini) che hanno perso casa/lavoro, o che sono state vittima di abusi.
Era da molto che volevo fare volontariato, in fondo ho tanto tempo libero (anche perché qui non posso mica trovarmi un lavoro estivo...è illegale :-D), quindi perchè non metterlo a disposizione di chi ne ha bisogno? Ci avevo già provato in Francia, ma ogni associazione che avevo contattato mi aveva risposto che non accettavano nuovi volontari perché erano già pieni (ma davvero si può avere così tanti volontari da rifiutarne di nuovi..? Bah). 
Così l'11 luglio abbiamo partecipato all'orientamento e domenica scorsa abbiamo iniziato servendo la cena. Le donne ospitate al momento e i loro bambini sono circa 300, quindi la cena si svolge in tre turni e in totale siamo stati lì circa 3 ore. E' stata una bella esperienza che rifaremo domani (venerdì) e domenica, e probabilmente 2 volte a settimana finché non parto. Invece martedì siamo andati ad aiutare nello smistamento (?) delle donazioni. Il rifugio riceve ogni giorno una buona quantità di doni, dai vestiti ai prodotti per l'igiene personale, dai giocattoli al cibo...tutte queste cose vengono portate nei sotterranei, dove c'è una sorta di enorme magazzino. Noi eravamo lì e aiutavamo a sistemare gli oggetti sugli scaffali giusti. Io mi sono occupata del reparto bambini e ho diviso, catalogato per taglia, piegato e "inscatolato" qualcosa come un triliardo di vestitini, magliette, pantaloni, scarpe in miniatura (dai 0 ai 24 mesi). Il mio ragazzo invece ha aiutato a smistare le donazioni di alimenti nel magazzino della cucina. Una bella fatica, considerando che siamo stati lì dalle 8 e mezza di mattina alle 2 di pomeriggio, ma ne hanno davvero bisogno, ricevono tantissima roba e catalogarla e sistemarla tutta è un'impresa titanica!

Beh, per adesso da Las Vegas è tutto, linea alla regia e ci sentiamo (vediamo? scriviamo? boh) al prossimo aggiornamento ;-)

sabato 12 luglio 2014

Motivi per amare la Germania

Ho passato un semestre in Germania senza aver fatto un bilancio dei suoi lati positivi (a parte le dieci cose che mi mancheranno, ma quelle erano un po' soggettive:)). Prima di cominciare a scrivere delle mie avventure negli USA (mi trovo a Las Vegas in questo momento) ho deciso di scrivere finalmente un post a riguardo e...faccio schifo nelle introduzioni, quindi godetevi il resto! :-D

#Biciclette
Perché spostarsi in bici è decisamente più ecologico, salutare, e nel mio caso (non avendo la macchina) rapido! Elimina anche il problema del parcheggio ;-)


#Il Natale è davvero Natale
Mercatini di Natale, dolci di Natale, neve, decorazioni, musica, feste...l'atmosfera natalizia tedesca è insuperabile!

#Castelli
I più famosi sono quelli della Baviera, senz'altro i più belli e affascinanti, ma ce ne sono molti altri che vale la pena visitare. Io ho avuto la fortuna di visitare Neuschwanstein qualche anno fa, e il castello di Schwerin e quello di Marienburg (ad Hannover) quest'anno ed erano tutti davvero stupendi!

#Birra
Ovviamente la birra tedesca di qualità ha un gusto superlativo ed è la migliore del mondo...ma il bello della Germania è che se anche compri una lattina di birra scrausa e sconosciuta da 50 centesimi al Lidl sarà sempre e comunque buonissima.

#Trasporti
L'efficienza dei trasporti tedeschi è eccezionale, i treni collegano benissimo le varie città e paesi, e all'interno di ciascuna la rete di autobus è fitta e nessuna zona è lasciata scoperta (per le città più grandi vale lo stesso discorso anche con la metro). Per noi italiani è sicuramente il paradiso, abituati come siamo a ritardi, cancellazioni e mezzi super affollati (soprattutto per chi, come me, è di Roma) :-D

#Stagioni
Personalmente sono arrivata in Germania che l'estate stava finendo, ho vissuto in pieno l'autunno lì, e ho avuto un assaggio di inverno, ma in passato ci ho passato un'intera estate, più diverse settimane in ogni periodo dell'anno, e quello che mi piace è che in Germania le stagioni sono davvero come dovrebbero essere. Estate calda ma vivibile, autunno ventoso con il terreno coperto di foglie, inverno freddo con la neve, primavera mite e un po' piovosa...se fate una foto dello stesso luogo in ogni stagione uscirà fuori qualcosa di simile alle illustrazioni delle quattro stagioni dei libri per bambini :-D

#Educazione
In Germania i tipi di istituti sono molto specifici e variano in base alle attitudini e agli interessi dello studente. Per quanto riguarda le superiori si può frequentare il Gymnasium (l'equivalente del liceo italiano), la Realschule (simile ai nostri istituti tecnici), e l'Hauptschule (istituti professionali) ma non finisce qui. Oltre alle normali università, il cui funzionamento è simile al nostro (anche se con meno problemi burocratici ;)), si può scegliere un Ausbildung, ossia un attestato di formazione professionale (una sorta di apprendistato che unisce pratica e teoria) con il quale è spesso facile trovare lavoro. C'è anche la Fachhochschule, di formazione tecnico-professionale, che prevede numerosi stage oltre alle normali lezioni; la Berufsakademie, parallela a quest'ultima, formata da un 50% di apprendimento pratico e un 50% teorico; la Fachschule, che si divide in tipi diversi a seconda del settore, per esempio tecnico (edile, alimentare, meccanica, ecc), artigianale (per muratori, orafi, falegnami, ecc), agrario e forestale, ecc...insomma, si tratta di una formazione davvero a misura di studente, in grado di offrire percorsi specifici in base alle proprie attitudini.
(Certo, dall'esterno è molto difficile capirci qualcosa...La mia partner di lingua ha passato un'ora intera a spiegarmi per bene tutto il sistema d'istruzione e ancora ci sono dei punti che non mi sono ben chiari :-D).

#Cibo
Kartoffelsalat, Kartoffelpuffer, Currywurst, Gruehnkohl, Sauerkraut...c'è bisogno di aggiungere altro?

Allora, vi ho convinti abbastanza? Avete già prenotato il volo? :-D

domenica 22 giugno 2014

Au revoir, Aix-en-Provence!

"All good things come to an end". Purtroppo questa frase è sempre vera. Gli esami sono finiti, il semestre si è concluso, e tra addii e lacrime sono tornata a "casa". Le virgolette sono necessarie, mi sembra strano chiamare casa Roma dopo aver considerato Aix come la mia casa per tutto questo tempo.
Gli ultimi giorni in Francia sono stati davvero intensi. Prima di tutto ho dato il mio ultimo esame di francese antico il 12 maggio, non so ancora il voto ma credo sia andato piuttosto bene, avevo studiato parecchio (incredibile ma vero, ho anche trovato il tempo per aprire qualche libro :-P).

 Le ultime gite fuori Aix di cui ho parlato erano Cassis e Monaco, ma ce ne sono state altre. L'11 maggio sono stata a Saint Tropez e a Cap Taillat. Saint Tropez è una cittadina molto interessante, ma la domenica in cui è stata organizzata la gita era anche il giorno del raduno internazionale delle Harley Davidson, quindi non ho potuto godermi a pieno la bellezza del luogo perché c'era il delirio, per dirlo in una sola parola. Motociclette, centinaia, migliaia di motociclette ovunque! Comunque...siamo riusciti a vedere abbastanza, girando per le bellissime e soleggiate vie del centro. Devo dire che è una città molto carina, ma onestamente non capisco il perché di tanta fama. Sarà che sono di parte, perché per me la città più bella sarà sempre Marsiglia..! :P Il mercato comunque era bellissimo ed enorme! Ecco qualche foto:




Cap Taillat è una riserva naturale non molto distante da St Tropez, un luogo di mare con un paesaggio mozzafiato. La camminata è stata lunghissima e il sentiero che conduce alla spiaggia è davvero difficile da transitare a causa della pavimentazione irregolare e delle frequenti salite e discese, ma sicuramente ne è valsa la pena.



Il weekend successivo sono stata a Cannes per il festival, insieme ad un gruppo di amici, sempre con una gita organizzata per noi studenti.
E' stata una giornata bellissima, abbiamo girato per le strade di una Cannes super affollata, pranzato sulla spiaggia, e assistito all'inizio del festival (anche se non siamo riusciti a vedere nessun attore perché in quel momento eravamo a cena al ristorante indiano...ahahah! Il richiamo della fame è stato più forte).
A Cannes ci ero già stata per una settimana quando avevo 14 anni ma me la ricordavo diversa, sarà che ero lì per un corso di francese quindi non l'avevo davvero girata molto. E poi non c'era l'atmosfera del festival!



Facendo un rapido bilancio, in questo semestre sono riuscita a visitare nove città, inclusa Aix: Marsiglia, Nizza, Cannes, Monte Carlo, Cassis, Saint Tropez, Parigi, Arles. Sono molto soddisfatta! Marsiglia, Nizza e Parigi erano sulla mia lista, le altre non le avevo nemmeno programmate, quindi è andata molto meglio di quanto pensassi.

Per quanto riguarda gli ultimi giorni ad Aix, sicuramente l'unica parola che può riassumerli è intensi. Pieni di feste sicuramente, ma anche di addii e arrivederci, e lacrime! Purtroppo è sempre così...quando arrivi in un posto nuovo passi i primi giorni a chiederti perché sei lì, come ti è venuto in mente di mollare tutto e andartene...ti chiedi se sei felice, ti domandi se conoscerai qualcuno, se riuscirai ad ambientarti, hai mille dubbi... Poi tutto passa così in fretta! Inizi a conoscere la tua nuova città, l'università, il modo di vivere del paese in cui ti trovi, e soprattutto inizi a conoscere le persone che saranno la tua famiglia durante quei mesi.
I mesi volano e quando arrivi al termine non sei mai pronto ad andartene. Vorresti sempre avere più tempo, qualche giorno, settimana o mese...a volte perfino restare per sempre! Ma alla fine sali su un aereo e sei di nuovo a casa tua, o almeno il posto che eri abituato a chiamare casa, perché ormai è difficile sentirlo tale dopo che "casa" era altrove... E' davvero una delle sensazioni più strane del mondo.


A volte mi chiedo se ne vale la pena. Gli addii sono sempre tristi, non ci si abitua mai. Salutare qualcuno con cui hai condiviso una parte importante della tua vita, con la consapevolezza che probabilmente non vi vedrete mai più, o comunque chissà quando... Sarebbe bello restare sempre nello stesso posto, con gli stessi amici, senza essere mai costretti a separarsi. A volte penso di fare questa vita, parto e dico "questa è l'ultima volta", mi viene voglia di restare in un posto per sempre.
Ma poi...è difficile da spiegare, ma quel sentimento che provo quando l'aereo atterra in una città sconosciuta, e riesco quasi a vedere tutte le avventure che ho davanti, mi emoziono pensando ad una nuova casa, a nuove persone, a tutte le strade che non ho ancora percorso ma che a breve percorrerò, è qualcosa di troppo forte per potervi rinunciare. E penso che sì, in fondo la tristezza e la sofferenza degli addii è un piccolo prezzo da pagare, se in cambio questo è ciò che ottengo.

Adesso la smetto di fare la poetica; chi mi conosce bene e sta leggendo queste righe probabilmente si sta anche chiedendo se sono davvero io che scrivo o se ho pagato qualcuno per farlo, lo so. AHAHA
Concludo con qualche foto e...alla prossima! Magari stavolta non aspetterò mille anni per aggiornare... D'oh.
Il bagno nella fontana vestita alle 4 di mattina andava fatto!





Tristezza dell'ultima sera!


martedì 13 maggio 2014

Cassis, Monaco, varie ed eventuali.

Non scrivo da un'eternità e non ho molte scuse, se non quella di non avere internet a Cuques (la residenza universitaria dove vivo) da più di due settimane...a quanto pare i francesi ritengono accettabile privare un edificio intero colmo di studenti della loro vitale connessione per un tempo illimitato..? Sorvoliamo.
L'ultima volta che ho scritto qualcosa è stato per raccontare la mia vacanza a Parigi. Nel frattempo ho visitato molte altre città in questa splendida regione e nelle zone limitrofe, prima fra tutte Cassis.
Sono stata a Cassis quando sono venuti i miei genitori a trovarmi qualche giorno, a fine marzo. La cittadina è molto piccola, circa 8.000 abitanti, ma è davvero bella, e soprattutto è famosa per le Calanques: si tratta di insenature di roccia che racchiudono il bellissimo e azzurrissimo mare provenzale, uno spettacolo davvero unico.
Io e i miei genitori abbiamo passato la mattinata in spiaggia (si stava molto bene, ma l'acqua era ancora gelida), poi dopo pranzo abbiamo fatto un tour in barca delle prima 3 calanques. L'alternativa era il tour a piedi, ma richiede almeno 3-4 ore, mentre in barca ci vuole un'ora e poi, beh...non si fatica! :-D
Il porto di Cassis

La spiaggia

Io e papà in barca

Una delle Calanques

A metà aprile sono stata a Monaco e Monte Carlo con una gita organizzata. La giornata era piuttosto grigia e la mattina è anche un po' piovuto, quindi le condizioni non erano l'ideale per godersi il panorama sul mare e la città; per fortuna il pomeriggio è finalmente uscito il sole e abbiamo potuto girare Monte Carlo, il casinò, i giardini giapponesi e il porto.



A Monaco abbiamo visitato anche il palazzo dei Principi, dove abbiamo potuto assistere al cambio della guardia.



Ormai il mio tempo a Aix-en-Provence è tristemente quasi giunto al termine. Mi rimangono esattamente sette giorni qui, poi torno in Italia per più di un mese prima di partire per gli USA. Ho finito gli esami che dovevo dare in Francia, l'ultimo l'ho avuto ieri e speriamo bene! Intanto mi godo la mia ultima settimana in vacanza :-)
Tra le ultime avventure qui ad Aix posso annoverare una mega festa a tema giungla (dove mi sono mascherata da zebra) in un edificio adibito a discoteca con quattro sale diverse; una gita al Colorado Provencal, ossia un parco che ha questo nome perché ricorda i canyon americani; una visita all'atelier Cézanne, lo studio del celebre pittore qui ad Aix; varie serate in discoteca, feste erasmus, serate al Coco Bohéme (la nostra sala da the preferita), serate narghilé, feste di addio; una manifestazione di protesta contro la corrida ad Arles il giorno di Pasqua. Ecco qualche foto:
L'atelier Cezanne
Zebra!
Mamma e papà

Al parco=P
Ora non ho molto tempo per scrivere, il prossimo post sarà più dettagliato e interessante spero!
Au revoir!