![](http://studiareallestero.yolasite.com/resources/viaggi.jpg)
Ogni anno, solitamente tra dicembre e febbraio, sul sito
delle università italiane che vi aderiscono viene pubblicato il bando relativo
ai soggiorni per l’anno accademico successivo. Con il bando viene fornita anche
la lista di mete disponibili (di solito diverse a seconda della
facoltà/dipartimento di appartenenza). Nella domanda di iscrizione è necessario
indicare gli esami sostenuti (con relativa votazione e crediti): l’assegnazione
dell’erasmus avviene infatti in base al merito, e quindi alla media dei voti e
al numero di crediti (sono previsti, poi, dei punti extra per le certificazioni
linguistiche); è comunque possibile vincere l’Erasmus anche se non si ha ancora
sostenuto alcun esame (se al momento della domanda, ad esempio, si frequenta il
primo anno di università): infatti può capitare che il numero delle domande sia
inferiore al numero dei posti disponibili, o che ci siano delle mete che non
vengono scelte dagli studenti in cima alla graduatoria.
Al momento della domanda bisogna poi indicare i paesi in cui si vorrebbe soggiornare, ed è possibile sceglierne due: la precedenza verrà data al primo, ma qualora tutti i posti per il primo siano già pieni al momento della scelta (perché presi da studenti con un punteggio più alto), si ha sempre la possibilità di essere assegnati al secondo. A volte è anche possibile scegliere un terzo paese, qualora sia la prima che la seconda scelta siano già al completo; per fare ciò bisogna aspettare la riunione che ha luogo dopo la pubblicazione delle graduatorie, in cui si sceglie definitivamente la città: se i docenti incaricati delle assegnazioni si rendono conto che ci sono dei posti ancora liberi in paesi non selezionati dallo studente al momento della domanda, possono proporgli di sceglierli.
Quando si studia all’estero con il programma Erasmus, vige il sistema universitario del paese in cui si va a studiare. I crediti del paese in questione vengono riconosciuti al ritorno (talvolta possono essere necessarie delle integrazioni, cioè delle prove di esame con un programma ridotto, per sopperire al minor numero di crediti che l’esame nell’università ospitante prevede rispetto a quello del proprio piano di studi in Italia). Gli esami devono essere sostenuti nella lingua del paese in cui ha sede l’università, anche se alcuni paesi offrono esami in inglese.
Al momento della domanda bisogna poi indicare i paesi in cui si vorrebbe soggiornare, ed è possibile sceglierne due: la precedenza verrà data al primo, ma qualora tutti i posti per il primo siano già pieni al momento della scelta (perché presi da studenti con un punteggio più alto), si ha sempre la possibilità di essere assegnati al secondo. A volte è anche possibile scegliere un terzo paese, qualora sia la prima che la seconda scelta siano già al completo; per fare ciò bisogna aspettare la riunione che ha luogo dopo la pubblicazione delle graduatorie, in cui si sceglie definitivamente la città: se i docenti incaricati delle assegnazioni si rendono conto che ci sono dei posti ancora liberi in paesi non selezionati dallo studente al momento della domanda, possono proporgli di sceglierli.
Quando si studia all’estero con il programma Erasmus, vige il sistema universitario del paese in cui si va a studiare. I crediti del paese in questione vengono riconosciuti al ritorno (talvolta possono essere necessarie delle integrazioni, cioè delle prove di esame con un programma ridotto, per sopperire al minor numero di crediti che l’esame nell’università ospitante prevede rispetto a quello del proprio piano di studi in Italia). Gli esami devono essere sostenuti nella lingua del paese in cui ha sede l’università, anche se alcuni paesi offrono esami in inglese.
Semplificndo: con il programma Erasmus potrete studiare
all'estero da 3 a 9 mesi, ricevendo un contributo mensile e convalidando i
crediti ottenuti al vostro ritorno. Per partecipare bisogna candidarsi tramite
l'università e per le graduatorie vengono tenuti in considerazione voti,
crediti e conoscenza linguistica. Semplice, no? Sicuramente si tratta di un
programma alla portata di tutti, che è cresciuto molto dall'anno della sua
fondazione ad oggi, e permette di apprendere una nuova lingua, conoscere
tantissime nuove persone, avere l'opportunità di passare un periodo all'estero
e venire a contatto con una nuova cultura. Si può chiedere di meglio?